Ortodonzia Funzionale
Ortodonzia Funzionale
L’ortodonzia funzionale è la branca dell’odontostomatologia che si occupa della correzione di malformazioni dei mascellari ed anomalie di posizione degli elementi dentali, col fine di riparare al danno che tali alterazioni provocano a livello sia funzionale che estetico.
Per i bambini:
I denti sporgenti, affollati, la presenza di spazi, il morso profondo o coperto o crociato rappresentano alcune delle tante malocclusioni che possono e devono essere trattate con una terapia ortodontica funzionale.
Perché si hanno le malocclusioni?
Le malocclusioni possono essere la conseguenza di:
- Abitudini comportamentali dei pazienti (suzione del pollice , del ciuccio, del biberon, onicofagia, mordicchiamento del labbro)
- Cause ereditarie o idiopatiche ( respirazione orale per presenza di ipertrofia adenoidea, persistenza della deglutizione infantile, crescita in eccesso o in difetto delle ossa mascellari)
- Perdita precoce dei denti decidui, che oltre a provocare un deficit di spazio, compromettono il corretto sviluppo delle basi ossee mascellari o mandibolari.
Cosa è importante fare in questa fase?
Nei bambini il problema ortodontico non è quasi mai di natura dentale, ma origina da squilibri muscolari e problemi scheletrici!
Cosa si fa?
E’ necessario correggere la CAUSA dell’alterata crescita.
Per farlo ci si avvale di dispositivi mobili che non “ spostano i denti “ ma rieducano la lingua ed i muscoli, orientando e determinando la crescita delle basi ossee!
Stimolando i muscoli deboli e inibendo quelli forti, sarà possibile consentire ai mascellari di svilupparsi simmetricamente e proporzionatamente, creando lo spazio adeguato per denti, che così potranno allinearsi correttamente.
Cosa si ottiene?
Alla fine della terapia avremo arcate proporzionate, simmetriche e in buoni rapporti tra loro, nel contesto di un viso armonioso, la muscolatura sarà tonica e rilassata, si avrà un adeguato equilibrio posturale.
Cosa si usa?
Dispositivi MOBILI, da indossare la notte ed un paio d’ore durante il giorno!
Il tipo di dispositivo (placca rigida con viti, con molle, preformata in materiale elastico ecc..) sarà selezionato in base alla specifica problematica riscontrata.
Quanto dura?
La durata della terapia dipende dall’età del bambino e dal tipo di deficit riscontrato… più tempo passa, maggiori saranno i danni che la malocclusione provoca, quindi maggiore sarà il tempo necessario per risolverla!
E’ pertanto consigliabile sottoporre i bambini ad una visita dal dentista anche quando molto piccoli, per poterne monitorare la crescita ed intercettare precocemente eventuali problematiche!
Per gli adulti
La terapia ortodontica per gli adulti si divide in:
Funzionale:
Si avvale di un ampia gamma di dispositivi mobili che in maniera fisiologica e progressiva rieducano la lingua e i muscoli masticatori, correggono le problematiche posturali legate alla malocclusione, rispettano l’articolazione temporo mandibolare.
I vantaggi dei dispositivi funzionali sono:
- Possono essere usati a qualunque età
- Sono discreti (si indossano la notte e 2 ore circa il giorno)
- Consentono la pulizia accurata dei denti (contrariamente all’ortodonzia fissa che rende difficile l’igiene quotidiana)
- I denti non subiscono alcuno stress da attacchi e cementi vari.
- Le arcate e i denti raggiungono un equilibrio stabile per cui non c’e necessità di usare placche di contenzione o di ricorrere a splintaggi linguali a trattamento completato.
Con allineatori invisibili:
Questa terapia mira all’allineamento degli elementi dentali nei settori frontali dell’arcata.
Utilizza come strumento un apparecchio mobile trasparente.
E’ rimovibile, ed è costituito da mascherine (tecnicamente aligner) modellate sulla forma di ciascun dente.
Non ci sono fili o attacchi fissi, l’apparecchio va tolto solo per mangiare e lavare i denti, altrimenti il rischio è che la cura diventi poco efficace ed i tempi si allunghino.
La scelta della terapia ortodontica adeguata varia in base alla problematica che presenta il paziente!
Quando la funzionale?
Quando il problema deriva da uno squilibrio muscolare o un deficit scheletrico.
Quando gli allineatori invisibili?
Quando si hanno minimi accavallamenti dentari nei settori frontali d’arcata ( da premolare a premolare).
Per gli atleti:
Perché per gli atleti è fondamentale il controllo dell’occlusione?
L’occlusione dentale influenza la postura!
Negli atleti di alto livello un’alterazione dell’equilibrio posturale (anche se minima) può causare:
- Variazioni dell’intensità della forza
- Variazioni delle capacità di coordinazione
…incidendo negativamente sulla prestazione sportiva!
In che modo muscoli masticatori e denti condizionano la performance di un atleta?
Tensione, concentrazione e stress scatenano il rilascio di ormoni come cortisolo, adrenalina e noradrenalina.
L’adrenalina prepara il corpo ad una situazione di allarme e in questa situazione, inconsciamente l’atleta serra i denti.
Il serramento:
- Danneggia strutturalmente i denti!
- Durante l’attività sportiva crea un lavoro muscolare superfluo con dispendio di energia, riducendo efficienza e rendimento della performance
- Causa tensioni dei muscoli masticatori
- Causa tensioni dei muscoli del collo
Nel lungo periodo, questo provocherà degli scompensi posturali, che espongono l’atleta ad un maggiore rischio di infortuni!!!
Se l’atleta presenta una malocclusione?
Una malocclusione può, attraverso una masticazione non fisiologica, comportare uno spostamento della mandibola dalla sua posizione corretta.
L’organismo, per mantenersi in equilibrio, reagisce riorganizzando il modo in cui i muscoli si contraggono.
Questo causa, nel lungo periodo tensioni e dolori muscolari.
Le tensioni si ripercuotono sulla postura, sull’equilibrio , sulla capacità di coordinazione.
Come intervenire per risolvere il problema?
Si procederà con una prima fase di riequilibrio, detta “terapia occlusale”, che permette di modificare lo schema muscolare di compenso, in tempi molto brevi, senza intervenire in modo massivo sulla dentatura del paziente.
Si realizza attraverso l’impiego di bite, preformati o personalizzati, in base alle esigenze e alle problematiche specifiche del paziente.
Ciò rende questa terapia estremamente adattabile alle esigenze dell’atleta vista la rapidità e la scarsa invasività della tecnica.
La seconda fase sarà invece volta alla risoluzione della problematica dentale, che si otterrà attraverso riabilitazioni occlusali quando necessarie.
In caso contrario si procederà direttamente con la fase di stabilizzazione occlusale, in cui l’uso del bite sarà ridotto, fino a diventare occasionale.
Cosa si otterrà?
Si avrà un miglioramento dell’assetto posturale permettendo all’atleta di utilizzare a pieno ed ottimizzare le sue capacità motorie.
Diminuirà il rischio di subire infortuni funzionali, come fratture da stress e strappi muscolari.
Qual è lo scopo del bite?
- Bilanciare l’occlusione annullando le forze generate dalle contrazioni dei muscoli masticatori che consumano energia senza produrre lavoro utile
- Migliorare i rapporti posturali , riducendo il rischio di infortuni
- Aumentare la capacità di concentrazione
- Proteggere i denti dall’usura
- Migliorare l’espressione della forza fisica, riducendo il consumo di energia
Non esiste alcuno sport in cui l’utilizzo del bite sia controindicato!
La scelta della terapia sarà stabilita durante la prima visita, dipendente dalla compatibilità con il singolo atleta, e in relazione alla disciplina sportiva.
Pedodonzia
Imparare a prendersi cura del proprio sorriso fin da piccoli, è molto importante.
Così come è importante abituare i bambini alla figura del dentista, che deve essere un amico, non un adulto da temere!
Fin dalla tenerissima età, la bocca ed i denti sono parti del corpo in cui si sviluppano funzioni di vitale importanza, come la masticazione, la deglutizione, l’articolazione dei suoni (e quindi della parola).
Una bocca sana e denti in salute contribuiscono in maniera decisiva allo sviluppo del bambino, sia dal punto di vista fisico che cognitivo.
Quando visitarli?
La prima visita dal dentista è consigliata verso i 3 anni , una volta completata la formazione della dentatura decidua.
Successivamente ogni 6-12 mesi.
Perché è importante visitare i denti da latte se poi dovranno cadere?
I denti decidui, detti “da latte”, possono subire le stesse patologie della dentatura definitiva, ed essendo più fragili, sono anche più facilmente soggetti a carie!
Una carie non curata può causare una pulpite (infiammazione della polpa del dente), ascessi, perdita precoce del dente… eventi che hanno delle conseguenze gravi sui denti permanenti!
Questi infatti possono essere danneggiati a causa dell’infiammazione dei denti da latte, ed avere difetti di struttura o di sviluppo irreparabili!
Inoltre, perdere precocemente uno o più denti da latte può causare la perdita di spazi per l’eruzione dei denti permanenti, difetti della crescita scheletrica dei mascellari, e problemi ortodontici!
Cosa fa il dentista?
Il compito del dentista in questa fase sarà quello di:
- Educare il piccolo paziente a prendersi cura dei propri denti, instaurando un rapporto di fiducia, fondamentale sin da subito
- Monitorare la crescita scheletrica cranio-facciale del paziente
- Intercettare precocemente carie dei denti da latte
- Intercettare precocemente problematiche funzionali o ortodontiche
Come prepararsi alla prima visita?
Non dare eccessive rassicurazioni al bambino : frasi come “non ti farà male“, “passerà subito“, “se fai il cattivo il dottore ti cala puntura“ sono controproducenti!
Il dentista non deve essere fonte di preoccupazione per il bambino , deve essere una figura amica!
Della prima visita bisogna parlare in modo naturale, come se fosse un impegno come un altro.
Nessun rimprovero né incitamento: durante la visita frasi come “stai fermo “ , “non far arrabbiare il dottore“ vanno evitate.
Creano ansia e non aiutano né il bambino né il medico.
Sarà l’odontoiatra a guidare il bambino durante la visita.
I bambini hanno una sensibilità molto accentuata, percepiscono la preoccupazione e l’ansia del genitore… ragion per cui, sarà fondamentale che il genitore si impegni a non trasmettere le proprie ansie al bambino, ma che lo accompagni sereno dal dentista, come farebbe se dovesse accompagnarlo da un amichetto o ad una partita di calcetto!
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